Evento

RAEE ed economia circolare

POSIZIONE
Bologna
DATA
06 Giu 2019

I RAEE rappresentano una tipologia di rifiuto particolare: sono dannosi per l’ambiente e non sono biodegradabili. Per le PA possono costituire un problema dal punto di vista dello smaltimento (se affidato a soggetti che non garantiscono la tutela ambientale). Ma a ben guardare la soluzione c’è e si chiama economia circolare.

Infatti all’interno delle apparecchiature elettriche ed elettroniche si trovano componenti pericolosi che vanno messi in sicurezza e materiali (come rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, cobalto) che possono essere ri-utilizzati attraverso un modello di economia circolare. Non solo.

I RAEE rappresentano anche un’opportunità di business per imprese innovative, soprattutto se queste utilizzano big data e tecnologie ICT all’avanguardia.

Ne parleremo all’interno di R2B – Research to Business con i partner del progetto InnoWEEE e alcune startup dell’Accelerator Programme.

Il progetto InnoWEEE rappresenta una soluzione al problema dei RAEE perché rende la filiera più efficiente per le PA e per i cittadini, applicando modelli di economia circolare. Tre sono le città dove saranno sperimentati questi modelli: Trento, Cava de’ Tirreni (Salerno) e Bath (Regno Unito). Oltre a ENEA e alle tre amministrazioni locali, partecipano al progetto: la Fondazione Bruno Kessler; le aziende Ecodom, Metellia Servizi e Dedagroup (che è il coordinatore del progetto) in Italia; l’azienda Better Points, nel Regno Unito; la startup Green Idea Techologies.

InnoWEEE è finanziato da EIT Climate-KIC.