Neighbourhood Economics

La maggior parte delle città europee negli ultimi anni hanno adottato piani strategici di mitigazione e adattamento climatico ma hanno riscontrato diverse difficoltà nella fase di attuazione, principalmente legate alla mancanza di finanziamenti adeguati e all’impegno delle parti interessate. Il progetto Neighbourhood Economics nasce nel 2018 all’interno del Low Carbon City Lab e vuole dimostrare che è possibile accelerare gli investimenti a livello locale attraverso un approccio partecipativo per:

• coinvolgere la comunità e coinvolgere gli stakeholders locali (start-up organizzazioni private e pubbliche, università, centri di ricerca, associazioni, cittadini) individuando i bisogni e le opportunità

• supportare la progettazione e la co-creazione di soluzioni per la mitigazione climatica a livello di quartiere o distretto

• esaminare prodotti finanziari disponibili sul mercato (mutui, prestiti, ipoteche, crowdfunding, mini bond, green bond, ammortamento di prodotti nell’approvvigionamento energetico, investimenti privati)

Quali sono le città esaminate dal progetto?

Neighboourhood Economics nasce anche anche da un diverso modo di intendere il rapporto tra centro e periferia degli ecosistemi urbani. Quando i centri sono antichi e difficili da ridisegnare a causa dei monumenti storici, della configurazione fisica, dobbiamo considerare i quartieri più periferici come un’alternativa per mettere in campo nuovi stili di vita sostenibili, come laboratori per rigenerare la socialità. Il progetto ha preso in esame due città europee: 

• Malmo, in Svezia
• Bologna, in Italia. Il quartiere di Pilastro è stato selezionato per alcune sue caratteristiche sociali ed economiche. Ha circa 7.000 abitanti che esprimono 14 culture diverse; la parte più consistente della popolazione è composta da persone anziane. E’ popolato principalmente da migranti provenienti dal sud Italia (dopo la seconda guerra mondiale) e extracomunitari negli ultimi decenni. È sempre stato un quartiere con un alto tasso di disoccupazione e di bassa istruzione. È anche un distretto in cui sono presenti diverse realtà economiche, sociali, associative.  infine il Pilastro è una delle aree più verdi di Bologna: ospita il secondo parco più grande della città, il Parco Pasolini.

Quali sono i partner del progetto?

• Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile – AESS
• Comune di Bologna
• Carbon Project Disclosure
• Comune di Malmo

A Bologna il progetto nel 2018 ha analizzato alcune sfide e soluzioni in termini di efficienza energetica, mobilità, impianti fotovoltaici, soluzioni basate sulla natura, progetti di economia circolare e altri. Gli obiettivi di lungo periodo sono quello di: aumentare l’occupazione; migliorare la qualità della vita; rinnovare gli edifici residenziali.